Tuesday 20 January 2015

Doctor Wu: Recensione di Four by The Mads EP
redatta da Leo Giovannini



MODERNISMO: THE MADS

Non ho ricordi sul fatto che in Italia negli anni 60 sia esistito un movimento Mods paragonabile anche in minima parte al corrispettivo inglese - va beh, mi direte che qualcuno ci provò, ad esempio Ricky Shaine che incise il 45 giri "Uno Dei Mods" giusto nel 1965, peccato però che i produttori del nostro, "volpinamente", gli fecero indossare un giubbotto in pelle da Rockers - e dovremo aspettare la fine degli anni 70, più esattamente nel 1979 data di uscita del film "Quadrophenia", perché anche qui da noi si sviluppasse in contemporanea questa volta con il Regno Unito la nuova ondata modernista, conosciuta come "Mod Revival". Furono Torino e Milano le città simbolo del neonato modernismo italiano e fu nel capoluogo lombardo, nel 1979, che vide la luce una delle prime, se non la prima band Mod italiana: The Mads. Di quel periodo purtroppo non abbiamo testimonianze su disco nonostante la proposta di un contratto discografico fatta loro nel 1982, rifiutato in quanto prevedeva la sostituzione di due componenti della band con due turnisti cosa che di conseguenza pose fine all'avventura della band. Chi non ha avuto l'occasione di ascoltarli dal vivo allora, potrà rifarsi le orecchie adesso, in quanto dalla scorsa estate The Mads sono tornati in città con la line-up originale: Marco Pertusati lead vocals e chitarra, Tony Graziani alla chitarra, Luis Bergamaschi al basso e Mauro Fossati alla batteria. Sono tornati dicevamo, e questa volta anche su disco; The Mads hanno infatti inciso un Ep, "Four by The Mads" con quattro brani, quattro cover registrate senza filtri, live, come usava negli anni 60. E il "beat" è la cifra primaria della musica dei The Mads che ritroviamo nel disco - "She Said She Said" dei Beatles, "Keep On Running" dello Spencer Davis Group, "Hey Girl" degli Small Faces e "Till The End Of The Day" dei Kinks - canzoni interpretate senza fronzoli, ruvide e dirette, rispettando lo spirito dell'epoca in cui furono realizzate. Prendetelo come un antipasto questo e.p., sono certo che i ragazzi ci regaleranno altre suggestioni moderniste e chi sa, la prossima volta magari saranno dei brani vergati dalla loro penna. 

Are you ready for The Mads ?

Leo Giovannini, 20 gennaio 2015

Four by The Mads EP @ Doctor Wu